Cari figli, la Madre Maria Immacolata, Madre di tutti i Popoli, Madre di Dio, Madre della Chiesa, Regina degli Angeli, Soccorritrice dei Peccatori e Madre Misericordiosa di tutti i figli della terra, ecco, figli, anche oggi viene a voi per amarvi e per benedirvi.
Figli, oggi vengo a voi per riferirvi ciò che Dio mi ha detto: “DONNA, VAI, PARLA AI TUOI FIGLI E DÌ LORO CHE SONO ANCORA DISTANTI GLI UNI DAGLI ALTRI E QUESTO NON È GRADITO AL MIO SACRATISSIMO CUORE!”.
In questo giorno santo la Santissima Trinità è unione!
Prima l’altro e poi Io! Cercatevi e rimanete insieme! È così che questa famiglia sarà forte agli occhi di Dio e farà gioire il Sacratissimo Cuore di Dio! Non allontanatevi, cercate il tempo di stare insieme, ma soprattutto cercatevi, non fate critiche, non abbiate rancori e, se un rancore ci fosse, sarete così colmi di Dio da buttarlo via dal vostro cuore e, prima di farlo, pensate al vostro Signore Gesù Cristo sulla croce e a Me sotto la croce.
È così bello rimanere insieme, ma, ahimè, voi non sapete più come rimanere insieme! Parlate, parlate di voi, parlate delle vostre famiglie, parlate di Dio, pregate e, nel farlo, toglierete la carestia di Dio dai vostri cuori, nei vostri cuori brillerà il sole, perché Dio è tornato nel posto che gli spetta e sarà Dio stesso a portarvi ad essere uniti.
Figli Miei, non dimenticate che l’unione è importante!
Fatevi una carezza e dimostrate a voi stessi che siete colmi di Dio! Dio vi accarezza costantemente, ma voi non lo fate più e, pertanto, ritornate ad accarezzarvi, a guardarvi con gli occhi di Cristo e, se vi guarderete con gli occhi di Cristo, il vostro sguardo sarà cristallino, limpido, sarà uno sguardo di santità.
FATE QUESTO NEL NOME DI DIO!
LODE AL PADRE, AL FIGLIO E ALLO SPIRITO SANTO.
Figli, la Madre Maria vi ha veduti tutti e vi ha amati tutti dal profondo del Suo Cuore.
Vi benedico”.
PREGATE, PREGATE, PREGATE!
LA MADONNA ERA VESTITA DI BIANCO CON IL MANTO CELESTE, SUL CAPO PORTAVA LA CORONA DI DODICI STELLE E SOTTO I SUOI PIEDI VI ERA UN RAGGIO DI SOLE.
